Una due giorni che si articolerà in laboratori dedicati ai temi affrontati durante le lezioni della Scuola Anci per i giovani amministratori: dal welfare alla cultura, dalla finanza locale all’innovazione.
Prenderanno parte ai lavori rappresentanti del Governo, professionisti, studiosi e rappresentanti del mondo della società civile. L’Assise sarà anche l’occasione per riflettere su cosa significhi oggi amministrare una comunità, quali sono le difficoltà quotidiane che affrontano i sindaci e l’importanza di formare “buoni cittadini” partendo dalle scuole. Verranno presentate e discusse dai giovani amministratori due importanti proposte di legge lanciate da Anci: #Liberiamoisindaci per semplificare l’azione amministrativa dei sindaci e la vita dei cittadini e una proposta di legge, depositata in Cassazione nei giorni scorsi, sull’inserimento dell’educazione alla cittadinanza come materia di studio nelle scuole per recuperare il senso di appartenenza alle nostre comunità.
“Le parole – prosegue – non sono messe lì a caso ma interpretano e modulano un sentimento che accomuna tutti i giovani Amministratori dell’Associazione. Mentre per mesi l’Italia sembrava essere confusamente bloccata nelle logiche della democrazia parlamentare (che ci hanno condotto a un nuovo governo), c’era una forza gentile e propulsiva che andava avanti. A testa alta. L’esercito dei sindaci e dei consiglieri comunali che, nonostante tutto e tutti, continuava ad assumersi le stesse e identiche grandi responsabilità”.
Chieti sarà quindi anche un importante momento di dialogo con il nuovo governo per ascoltare le idee e le proposte di questa “nuova forza propulsiva” rappresentata dai giovani amministratori che ogni giorno, nel loro lavoro quotidiano sui territori, si confrontano con le esigenze dei cittadini a cui dare delle risposte concrete.
“Ed è cosa buona e giusta che qualsiasi governo – conclude Lombardi – metta in cima alla propria agenda le necessità di chi rappresenta la prima e l’ultima frontiera dello Stato. Che metta al centro i Sindaci, gli Assessori e i Consiglieri Comunali. Non per presunzione, ma perché l’Italia si basa sui Comuni e si incarna nei Comuni. Ed è li che bisogna aprire il corridoio del dialogo inter-istituzionale. Dai Comuni, nei Comuni e per i Comuni”. (ag)
I giovani amministratori invitano a partecipare all’Assemblea raccontando i loro tre buoni motivi: Daniele Martino (Andora), Laura Iraci (San Giovanni La Punta), Alessandro Giovenzi (Verrès), Gian Paolo Rosato (Taranta Peligna), Antonio Iavarone (Pannarano), Matteo Cattani (Corniglio), Maura Micomonaco (Chieti), Gianluca Vurchio (Cellamare).
Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani